differenze amianto compatto e friabile

Differenza tra Amianto Friabile e Compatto: come riconoscerlo [Guida Completa]

Cos’è l’Amianto? Storia dell’Eternit

L’amianto è un gruppo di minerali fibrosi che, grazie alla sua resistenza al calore, all’elettricità e agli agenti chimici, è stato ampiamente utilizzato nell’edilizia, specialmente tra gli anni ’60 e ’80. Veniva incorporato in vari materiali da costruzione come coperture, tubazioni, pavimentazioni e isolanti. Nonostante i suoi vantaggi in termini di resistenza e durata, si è rivelato estremamente dannoso per la salute umana. Una volta inalate, le fibre di amianto possono causare gravi malattie come asbestosi, mesotelioma e altre forme di tumore.
Esistono due principali categorie di amianto utilizzate nell’edilizia: amianto friabile e amianto compatto. La distinzione tra questi due tipi è cruciale per determinare il livello di pericolosità e le tecniche di bonifica appropriate.

Cos’è l’Amianto Compatto? Che caratteristiche ha?

L’amianto compatto è un tipo di amianto in cui le fibre sono strettamente legate a una matrice solida, come il cemento o il vinile. Questo tipo di amianto è meno pericoloso rispetto a quello friabile poiché le fibre rimangono saldamente incapsulate all’interno del materiale, riducendo il rischio di rilascio nell’aria.
I prodotti più comuni che contengono amianto compatto sono:
Lastre di cemento-amianto (come l’Eternit), utilizzate soprattutto per coperture di edifici industriali e residenziali.
Pavimentazioni in vinil-amianto, ampiamente utilizzate negli edifici commerciali e scolastici.
Tubi in cemento-amianto, utilizzati per le condutture dell’acqua.
L’amianto compatto, finché rimane integro e non subisce danni o usura, non rappresenta un rischio immediato. Tuttavia, quando è danneggiato, tagliato, forato o segato, le fibre di amianto possono liberarsi nell’ambiente e diventare un pericolo per la salute. Per questo motivo, la gestione di queste strutture richiede attenzione e regolari controlli.

Cos’è l’Amianto Friabile? Quanto è pericoloso?


L’amianto friabile è la forma più pericolosa di amianto. In questo tipo di materiale, le fibre sono legate debolmente alla matrice, il che significa che anche una lieve sollecitazione, vibrazione o movimento può farle rilasciare nell’aria. È particolarmente diffuso in materiali di isolamento termico e acustico, come:
Coibentazioni di tubi e caldaie.
Materiali isolanti spruzzati all’interno di edifici industriali e navali.
Guarnizioni e pannelli isolanti, specialmente in edifici più vecchi.
A differenza dell’amianto compatto, anche un semplice contatto o spostamento può causare il rilascio di fibre pericolose. Per questo motivo, è considerato ad alto rischio e richiede interventi più rigorosi e immediati rispetto all’amianto compatto. È importante notare che l’amianto friabile deve essere rimosso solo da professionisti che hanno certificazioni ulteriori rispetto alle tradizionali, poiché la gestione inappropriata può provocare gravi contaminazioni dell’aria.

Amianto Friabile e Compatto: quali sono i rischi per la salute?


Il rischio principale legato all’amianto è la liberazione delle fibre nell’ambiente e la loro successiva inalazione. Una volta inalate, le fibre possono rimanere nei polmoni per molti anni, provocando danni progressivi che possono portare a malattie mortali come il mesotelioma pleurico, il cancro ai polmoni e l’asbestosi.

  • Amianto Compatto:
    Il rischio per la salute è basso fintanto che il materiale rimane integro.
    Il deterioramento, l’usura o le operazioni di demolizione possono aumentare il rischio di rilascio delle fibre. Spesso è possibile monitorare le condizioni dell’amianto compatto con ispezioni regolari e intervenire solo in caso di danni.
  • Amianto Friabile:
    Estremamente pericoloso poiché le fibre possono essere rilasciate anche con minime sollecitazioni. Richiede un controllo rigoroso e, nella maggior parte dei casi, la rimozione immediata. I materiali friabili sono i più pericolosi, soprattutto se presenti in ambienti frequentati da persone, come scuole e uffici.
differenze amianto friabile e compatto

Come si bonifica e rimuove l’Amianto Compatto?


La bonifica dell’amianto compatto può essere gestita con una varietà di tecniche, a seconda dello stato di conservazione del materiale:

  • Incapsulamento: Consiste nell’applicare un prodotto impermeabilizzante che sigilla le fibre, impedendo il loro rilascio. Questo metodo è economico e veloce, ma richiede un monitoraggio costante.
  • Confinamento: In questo caso, si installano barriere o sovra-coperture che isolano fisicamente l’amianto dalle aree utilizzate dell’edificio. È una soluzione che riduce al minimo il contatto con l’amianto, ma richiede un’accurata valutazione strutturale per sostenere il peso delle nuove coperture.
  • Rimozione completa: La soluzione definitiva, ma anche la più costosa e complessa, è la rimozione totale dell’amianto. Una volta rimosso, il materiale deve essere smaltito in discariche autorizzate, secondo le normative vigenti. Questo processo richiede la creazione di un piano di lavoro approvato dall’ASL e rigorose misure di sicurezza.

Come si rimuove e bonifica l’Amianto Friabile?


Data la maggiore pericolosità dell’amianto friabile, le tecniche di bonifica richiedono maggiori precauzioni:

  • Rimozione immediata: In quasi tutti i casi, l’amianto friabile deve essere rimosso, poiché rappresenta un rischio costante. La rimozione richiede il confinamento dell’area di lavoro con teli impermeabili e sistemi di aspirazione controllata per evitare che le fibre si diffondano nell’ambiente circostante.
  • Incapsulamento provvisorio: Può essere utilizzato come misura temporanea per sigillare le fibre fino a quando non è possibile la rimozione. Tuttavia, questa soluzione non è adatta come misura a lungo termine.

Le tecniche di bonifica per l’amianto friabile richiedono sempre l’intervento di aziende specializzate in questo particolare tipo di amianto, che dispongono delle attrezzature e del personale qualificato per gestire in sicurezza queste operazioni.

Quando rimuovere Amianto Friabile e Compatto?


Non tutti i materiali contenenti amianto devono essere rimossi immediatamente. In alcuni casi, soprattutto con l’amianto compatto, è possibile continuare a utilizzare la struttura senza interventi, purché il materiale sia monitorato regolarmente per verificare lo stato di deterioramento.
I segnali che richiedono un intervento includono:

  • Crepe o rotture nelle lastre di amianto compatto.
  • Polverizzazione o sfaldamento visibile.
  • Segni di usura nelle aree esposte alle intemperie o a urti.

Se il materiale si presenta friabile o deteriorato, è necessario contattare immediatamente una ditta specializzata per effettuare un’analisi e determinare l’azione migliore da intraprendere.

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